
"People are strange when you're a stranger " - "la gente è strana quando sei uno straniero/i volti ti guardano disgustato quando sei solo" cantava Jim Morrison (ma era un drogato per cui per tanti ieri come oggi se chi parla è uno considerato un poco di buono anche quello che dice lo è...).
Eppure anche io sempre più spesso mi sento strano ed estraneo e anche straniero rispetto a tante situazioni che avvengono intorno a me e rispetto a tante giudizi che ascolto alla radio alla TV ma sempre di più anche in strada, sul tram, sulla metro, nei supermercati... non sono d'accordo nelle viscere....
Eppure anche io sempre più spesso mi sento strano ed estraneo e anche straniero rispetto a tante situazioni che avvengono intorno a me e rispetto a tante giudizi che ascolto alla radio alla TV ma sempre di più anche in strada, sul tram, sulla metro, nei supermercati... non sono d'accordo nelle viscere....
Sento che c'è rabbia e paura, tanta paura della diversità. Che diventa paura degli stranieri diventati la causa di tutti i nostri problemi.
La diversità oggi più che mai spaventa persino in famiglia! Un figlio che si esprime in modo diverso dai genitori fa paura... genitori entrano in panico a primi movimenti di differenziazione dei propri figli... vengono a chiedere aiuto perché "non li riconoscono più, non sanno come prenderli".
Adulti disorientati fanno crescere ragazzi e giovani senza orientamento e futuro appiattiti sul qui e ora.
Adulti disorientati fanno crescere ragazzi e giovani senza orientamento e futuro appiattiti sul qui e ora.
Nello stesso tempo non abbiamo scelta, il mondo è in vertiginoso movimento e chi pensa di salvarsi chiudendosi dentro al fortino allunga solo la propria agonia... nei film western con i quali sono cresciuto l'unica salvezza per chi era chiuso dentro era che arrivasse la cavalleria... ma arrivava, se arrivava, comunque da fuori... la chiusura porta alla morte...
Chi è strano e straniero comprende che ha bisogno di lasciarsi fecondare dalla realtà che incontra e genera vita. Lo osservo in tanti ragazzi stranieri ora diventati uomini e donne migliori dei loro coetanei rimasti fermi, migliori di tanti ragazzi italiani che stanno crescendo nella chiusura e nella paura.
Chi si sente compiuto, migliore degli altri, ha paura di farsi contaminare e diventa sterile. Nella nostra società, nei rapporti umani sta succedendo proprio così... Mi dispiace osservarlo... Ma sento che più ci chiudiamo con i nostri ragionamenti e più si avvicina la crisi della nostra cultura e civiltà...
Eppure è solo questione di mettersi insieme e cercare la strada migliore...
Possibile che tra ricacciare nelle carceri libiche chi cerca un futuro migliore e incendiare gli autobus per protesta contro chi non li fa sbarcare non ci sono altri percorsi possibili? Ci devono essere! bisogna crederci e provarci.... passando anche attraverso prove ed errori, incontri e scambi. Io ci credo perché credo nell'uomo e vedo che ci sono situazioni positive, persone che si mettono in gioco in prima persona, ragazzi che imparano a vivere insieme...