domenica 25 ottobre 2020

Letter to you... Grazie Boss

Nel mio cercare e ricercare ho delle persone e dei personaggi di riferimento... alcuni hanno segnato il mio essere umano come Don Bosco, Ghandi, Martin Luther King...

Ma anche la musica ha fatto la sua parte durante la mia adolescenza e continua ad alimentare il bambino dentro di me di cui continuo ad avere bisogno e che continua ad esprimersi... 

Tra questi Bruce da quanto nel 1984 ho ascoltato per la prima volta su una cassetta portata da un mio compagno di scuola nello stereo, in spiaggia a Ostia, Born in The USA...

Tornato a casa ho cominciato a comprare tutti i dischi  mettendo da parte le paghette... 

Ancora oggi mi accompagna con la sua musica e anche con
le sue parole come queste.... 

LETTERA A TE

Sotto una moltitudine di alberi intrecciati
Ho tirato quel filo fastidioso
Mi sono inginocchiato,
ho preso la penna e ho chinato la testa
Ho cercato di evocare tutto ciò che il mio cuore giudica vero
E spedirlo nella mia lettera a te

Le cose che ho scoperto nei tempi duri e in quelli buoni
Le ho scritte tutte con inchiostro e sangue
Ho scavato nel profondo della mia anima
e ho firmato con sincerità
E l’ho spedito nella mia lettera a te


Nella mia lettera a te ho messo tutte le mie paure e i miei dubbi
Nella mia lettera a te, tutte le cose difficili che ho scoperto
Nella mia lettera a te, tutto quello che ho trovato vero
E l’ho spedito nella mia lettera a te

Ho preso tutto il sole e la pioggia
Tutta la mia felicità e il mio dolore
Le stelle della sera scura e il cielo azzurro del mattino
E l’ho spedito nella mia lettera a te

Nella mia lettera a te ho messo tutte le mie paure e dubbi
Nella mia lettera a te tutte le cose difficili che ho trovato
Nella mia lettera a te tutto quello che ho trovato vero
E l’ho spedito nella mia lettera a te
E l’ho spedito nella mia lettera a te


IL POTERE DELLA PREGHIERA

Vediamoci nel pomeriggio sotto il sole estivo
In riva al lago fino a che non si fa sera
Passo le dita tra i tuoi capelli screziati dal sole
Tesoro, questo è il potere della preghiera

Notti d’estate, c’è l’estate nell’aria
Impilo i tavoli con le sedie
È l’ora di chiusura e tu sei lì
Tesoro, questo è il potere della preghiera

È una partita truccata, senza regole
Un tavolo vuoto su una nave di sciocchi
Ho in mano cuori, gioco la coppia
Tesoro, è solo il potere della preghiera

È una partita truccata, senza regole
Un tavolo vuoto su una nave di sciocchi
Ho in mano cuori, gioco la coppia
Vado all in perché non mi importa
Dicono che l’amore va e viene
Ma tesoro, cosa, cosa ne sanno?
Sto cercando di raggiungere il paradiso, ci arriveremo
Tesoro, è solo il potere della preghiera

È solo il potere della preghiera
Tesoro, è solo il potere della preghiera

Ultimo giro, il buttafuori chiude la porta
This Magic Moment si fa strada sulla pista da ballo
Mentre la voce di Ben E. King riempie l’aria
Tesoro, questo è il potere della preghiera


(traduzione di Guglielmo Latini: ·         Bruce Springsteen's new album Letter to You - All the lyrics

·         15 ottobre 2020)


domenica 18 ottobre 2020

Tanti interrogativi, poche risposte... ma spero rimanga il desiderio di stare insieme!

I contagi aumentano e abbiamo cominciato di nuovo a rinunciare a vederci in presenza. Per sicurezza.

Questo tempo così difficile mi interroga molto come apprendista uomo. Cosa significa essere uomo e essere donna e quale è il modo migliore per stare in questa situazione? Tutti dicono la loro e dentro la mia testa si moltiplicano i dubbi e le domande. Provo a fermarmi su quanto sento dentro di me.

Mi sto rendendo conto che mi fa paura il pensiero che per il futuro ci possiamo abituare a tutto questo. Che ci abitueremo  a non darci la mano quando ci incontriamo, a non abbracciarci non baciarci. Che ci abitueremo  a incontrarci da remoto tanto è più comodo, a stare in casa piuttosto che fuori. A ridurre i nostri momenti di incontro, di festa, di convivialità.

Non dico che non è giusto farlo ora. Anzi è un gesto di responsabilità grande e perciò è anche un segno dell'amore e del rispetto che abbiamo verso gli altri considerando che possiamo essere noi portatori inconsapevoli del virus. Mi fa piacere vedere che gli altri proteggono me quanto ci incontriamo, che ci sforziamo di tenere le mascherine e le distanze.

Dentro di me ciò mi fa stare preoccupato oltre al pensiero della pandemia che avanza è il pensiero che mi abituerò a fare le cose a distanza,  che ci abitueremo che andremo avanti in questo modo anche quando potremmo togliere le mascherine. Che il bisogno di sicurezza prevalga su quello di condivisione e convivialità. 

Magari non sarà così perché è dentro ogni uomo il desiderio di stare insieme e anche in passato le precedenti pandemie con il tempo sono state “dimenticate” e le persone hanno ripreso a frequentarsi senza schermi e paure. Mi auguro che anche questa volta sia così. 

Diciamo tante volte che molte cose non saranno più come prima e forse alcune è anche meglio che non siano più come prima!  Abbiamo fatto un salto in avanti rispetto all’utilizzo del digitale, abbiamo compreso di più il valore  delle relazioni più strette e della famiglia, del sentirci responsabili gli uni per gli altri anche in nome di una attenzione alle persone più fragili e vulnerabili. 

Ma una cosa che vorrei tornasse come prima è la voglia di stare insieme! Forse i nostri ragazzi con la ricerca di stare insieme la rappresentano più di tutti. Alla loro età è un bisogno e un istinto naturale. Per gli adulti ci vuole anche una dose di scelta e di intenzionalità perché non prevalga il ritiro e lo stare bene e al sicuro dentro le mura della propria abitazione. Quella che è stata chiamata la "sindrome della capanna" che contrasta con l'essere fatti per la relazione, per uscire da noi stessi, per andare verso gli altri, per accogliere e essere accolti necessari a generare vita e vitalità.

Sono fiducioso perché non si può cambiare la natura umana, alla lunga l'amore e la passione vinceranno su virus, sulla paura dell'altro, sulla paura di nuove pandemie... perché veramente la peggiore pandemia è la "pandemia dell'indifferenza" come dice Papa Francesco da questa devo guardarmi con tutte le mie forze..
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domenica 11 ottobre 2020

Questo è il tempo di sorridere con gli occhi!

 

Sappiamo che il sorriso è contagioso e terapeutico. Una persona che ci sorride ci cambia la giornata, una persona che ci sorride attiva dentro il nostro cervello i cosiddetti neuroni “specchio” che producono anche in noi un sorriso. Non sempre, non in modo automatico ma è evidente che sorridere fa bene e ci fa bene. In questo tempo in cui siamo costretti, per rispetto degli altri e di noi stessi, a indossare le mascherine non possiamo godere dei questa forza. Non possiamo godere del sorriso dell’altro e forse anche il nostro rimane inespresso.

Questa estate in vacanze in una chiesa dove ero entrato per partecipare alla messa domenicale il sacerdote al momento dello scambio della pace, al quale ci siamo abituati a rinunciare, ha detto: “scambiatevi uno sguardo di pace!”. Girandomi a guardare negli occhi le persone a me vicine mi sono reso conto che tanto spesso stringendo in passato la mano non avevo guardato negli occhi la persona a me accanto. Guardarsi negli occhi è un gesto di grande intimità con l’altro che non sempre riusciamo a compiere con facilità.

Eppure ci fa così bene, crea subito un forte “collegamento” tra le persone, inoltre gli occhi “non mentono” e confermano o disconfermano le nostre parole. Così anche quegli sguardi di persone sconosciute mi hanno fatto bene, mi hanno in effetti comunicato la voglia di comunità e di pace.

In questi mesi di “mascherina” obbligatoria mi sto rendendo conto di come si possa sorridere con gli occhi e godere del sorriso fatto con gli occhi da parte degli altri. E’ stupendo! Ci vuole solo un po' più di attenzione e di allenamento visto che siamo più abituati al sorriso fatto con i muscoli facciali!

Allora continuiamo a sorridere e a sorriderci! Ci fa bene e ne vale la pena anche se la mascherina apparentemente sembra nasconderlo. Tra l’altro ora che il viso è coperto gli occhi risaltano e si può riscoprire la bellezza che c’è negli occhi delle persone a noi accanto.