giovedì 28 gennaio 2016

Il sorprendente quotidiano



Da quando sono adolescente uso prendere appunti personali su quanto mi capita. Sono per lo più riflessioni e monologhi che a volte sfociano in preghiera.
Da un paio di anni  sono passato ad un file che si chiama "note personali"  e che aggiorno di tanto in tanto. E' più comodo perchè posso aggiornarlo sul cellulare o sul pc. Soprattutto rileggo senza problemi quello che ho scritto... magari ha perso un pò il fascino del taccuino che portavo sempre con me...
Sono andato a rivedere cosa ho scritto nel 2015 e  - me ne sono accorto adesso - avevo messo un sottotitolo subito dopo il titolo  NOTE PERSONALI: "il sorprendente quotidiano".
Pensando a tante piccole e grandi cose accadute durante l'anno, agli incontri, alle parole ascoltate, alla malattia e alla morte di papà, alle tante situazioni di sofferenza e di gioia intorno a me non posso che confermare il sottotitolo.
Risultati immagini per Dio delle sorpreseRicordo ora di averlo messo un pò in polemica con il "terribile quotidiano" con il quale dobbiamo fare tutti i conti. Un quotidiano che è fatto di fatiche, conflitti, paure, tragedie vere e proprie. Ma la giornata di oggi e quella di domani non sono solo terribili! Sono soprattutto Sorprendenti!
Se mi lascio sorprendere e stupire dalle persone e soprattutto dal Dio della Vita e delle Sorprese!
Spero di continuare ad averlo come sottotitolo... non solo quando le cose vanno bene ma in ogni momento... oggi un uomo mi ha sorriso, non lo conoscevo... si sono solo incrociati i nostri sguardi e ha sorriso... non ricordo nient'altro di quel momento... ma anche questo è una bella sorpresa!
Per poter imparare da ogni giornata, per "rubare con gli occhi" dal libro della vita spero di non perdere la capacità di stupirmi.

domenica 17 gennaio 2016

... poi un imprevisto mi ha salvato


Ho organizzato il mio viaggio fin nei minimi dettagli,
poi un imprevisto mi ha salvato”
(Eugenio Montale)

Mi è stata  detta questa citazione in questi giorni a  proposito dei cambiamenti inaspettati. Ho quasi paura a scriverla.  Gli imprevisti spiazzano, obbligano a confrontarsi con il fatto che la vita è proprio così - imprevedibile - ma spesso in modo non proprio piacevole. Tante situazioni di sofferenza intorno a me, situazioni per le quali viene da arrabbiarsi con la vita, troppo ingiusta verso alcune persone.

Risultati immagini per imprevistoEppure mi sembra che dire "un imprevisto mi ha salvato"  significa riconoscere che la vita vale la pena di essere sempre vissuta, giorno per giorno, dando il massimo e lasciando il resto nelle mani di Dio. Sapendo che non siamo capaci di determinare né la nostra vita né quelle delle persone che amiamo. 
Ma, forse mi ha così colpito perchè mi dice anche  che proprio in quelle situazioni impreviste, proprio quando mi trovo di fronte a situazioni nuove che mi obbligano a rimettermi in discussione, anche quando si tratta di situazioni difficili da accettare e da comprendere, lì si nasconde per me l'opportunità di essere salvato. 
Risultati immagini per imprevistoCredo che sia giusto progettare, anche nei minimi dettagli. Ma nello stesso tempo occorre conservare la capacità di sorprenderci, di adattarci, di cogliere nell'imprevisto l'inaspettato. 
Di scoprire il senso della vita nelle situazioni che la vita ci mette di fronte proprio a noi e proprio ora.
Ma su questo non si finisce mai di apprendere...

mercoledì 6 gennaio 2016

il mistero del Tempo

Un anno che inizia mi fa pensare al tempo che scorre. Viene spontaneo dire: “Siamo già nel 2016! Come passa il tempo!”.
Incredibile il tempo! Possiamo percepirlo solo nel suo scorrere inesorabile. Gli corriamo sempre dietro  come se stessimo perennemente in ritardo. A volte sembra  passare velocissimo, altre sembra quasi fermo.
Abbiamo questo tempo presente per vivere bene ma stiamo sempre a pensare al passato o al futuro.
Altra cosa che mi lascia stupito: il tempo lo misuriamo a partire dallo spazio. Dai movimenti della Terra intorno al Sole e della Terra intorno a se stessa. Lo misuriamo a partire dai nostri bisogni fisiologici di riposo, di pausa ma anche di lavoro. E’ una dimensione che è stata progettata per dare concretezza e misura alla nostra vita? Per dare finitezza e compimento di fronte all’infinito e all’eterno?
Anche Dio si è manifestato nel Tempo, nella Storia. "In quel tempo" leggiamo all'inizio dei brani del Vangelo, gli eventi, la liturgia, le feste vengono collocate in modo ordinato nell'anno liturgico.

All’inizio di un nuovo anno vorrei poter vivere giorno per giorno senza l’ansia di quello che devo fare… senza l’ansia del tempo che non c’è ma anzi con la consapevolezza che il tempo che ho a disposizione è un dono grande da vivere bene per dare senso alla mia vita che si sviluppa nel tempo ma  che è destinata per Grazia all’Eternità.
Se vivo così potrei vivere qualitativamente meglio anche facendo forse meno cose… potrei far aspettare qualcuno qualche volta ma starei pienamente presente a colui che ho davanti mentre sto con lui. 
Certo poi è difficile sincronizzarci gli uni con gli altri e con l’aspettativa di gestione del tempo dell’altro e non è corretto vivere il tempo in modo autistico!
Non posso certo prescindere dal misurare il tempo e dal mettere in agenda appuntamenti e incontri. Il rischio sarebbe quello di vivere in modo autocentrato, disorganizzato e poco attento agli  altri. 
Posso però cercare di vivere il mio essere condizionato dal tempo senza esserne schiavo, valorizzando il passato che comunque racchiude quanto fatto come tempo della Gratitudine e del compiuto, il futuro come tempo della Speranza  e il presente come tempo da vivere e in cui amare.
A me piace non perdere tempo, riempirlo di tante cose, ma rischio di ingolfarlo e di non gustarmi quanto sto facendo. Mi piace vivere pienamente presente a me stesso e a  quello che sto facendo in quel momento e subito poi pronto a fare altrettanto con quanto verrà dopo. Per gioire con chi gioisce e soffrire con chi soffre, per godere la presenza dell’altro, per riconoscere quanto ricevo  e  per dare quanto posso.

Ci provo!


venerdì 1 gennaio 2016

Intro

In un profilo che si intirola "camminando s'apre  cammino" questo blog rappresenta e fotografa tutti i momenti un cui camminando  ("errando" in un senso e nell'altro) incontrando, ascoltando, amando, scopro e imparo aspetti della vita e delle persone.
Ogni giorno  a cominciare da mia moglie e dai miei figli, dai ragazzi, da tante persone, da tanti fatti e da tante cose che accadono intorno e dentro di me c'è tanto da imparare...
Ma occorre riuscire a fermarsi e a trasformare l'esperienza in conoscenza... un cammino sempre in divenire e sempre ricco di novità che mi spinge a rimanere apprendista tutta la vita...
I miei "mastri" a cui rubare con gli occhi i segreti dell'esistenza? prima di tutto i ragazzi! poi volontari, amici, collaboratori, sacerdoti, gente che si incontra per caso, libri, film, il Mondo tutto intero...
Scrivo per  "impormi" di fermarmi a riflettere e a elaborare... per mettere più consapevolezza e intenzione in quello che vivo... scrivo per condividere con amici e famigliari la Vita, troppo bella, troppo grande per tenersela tutta per sé e per accontentarsi di condividere solo le cose più superficiali.
Scrivo per tentare di tradurre in parole emozioni, flash, meditazioni ed evitare di perderle travolte dal tran tran quotidiano.

Scrivo come nuova sfida per questo 2016 che inizia!
                                                                                                                      Alessandro