domenica 25 aprile 2021

Impossibile...

 Riprendo questo blog dopo diversi mesi... eppure tanti pensieri avrei voluto condividere. Solo che in certi momenti ho bisogno di silenzio, c'è bisogno di silenzio. Di riflessione. Non si poteva esplorare fuori, le relazioni sono limitate, ma nel mio mondo interiore ho girato parecchio. Molto grazie a tanti libri letti. 

Inizio dall'ultimo libretto acquistato domenica scorsa nella bancarella tutto a 5 euro. Erri De Luca. Un nome una garanzia. Il titolo attraente l'ho subito associato a tante riflessioni: IMPOSSIBILE: "impossibile è la definizione di un avvenimento prima che succeda".

"le coincidenze sono una costante ".

"l'esperienza non è un catalogo di mosse già pronte, ma al contrario affidarsi all'improvvisazione".

Al di là della trama quello che mi ha colpito è il messaggio che traspare tra la righe, la vita anche quando sembra dare risposte scontate, anche quando sembra ripetere una storia già vista, schiude sempre nuove possibilità , nuove opportunità. La vita genera sempre vita. "Per me le cose stanno in questo modo: è sempre la stessa nuova storia. Lo so da lettore, leggo varianti di storie già narrate di amori, viaggi, esili, pene, scopete. Sono variazioni sul tema e perciò nuove. Mi fa lo stesso effetto la vita. Rinnova le sue ripetizioni e mi meraviglia la sua capacità di agire sui dettagli dentro la cornice fissata al muro". Così le cose che ho letto in questi mesi. Così gli incontri e la vita che fluisce sempre nuova anche se apparentemente uguale a se stessa.

Poi nel dialogo interiore del protagonista con il magistrato: "Gli ho raccontato il sentimento della fraternità. Sta insieme a libertà e uguaglianza nelle parole della Rivoluzione francese, ma è diversa da quelle. Per una libertà, per un'uguaglianza ci si batte per ottenerle e difenderle. Per la fraternità non si può. Cos'è allora? E' il sentimento che tiene insieme le fibre di una comunità, ne rinforza l'unione e produce l'energia necessaria a battersi per libertà e uguaglianza. La fraternità è il sentimento politico per eccellenza, non esclude nessuno."

Ho ritrovato Papa Francesco e la sua dirompente Fratelli Tutti con la quale sto camminando da diversi mesi: "La fraternità ha qualcosa di positivo da offrire alla libertà e all’uguaglianza. Che cosa accade senza la fraternità consapevolmente coltivata, senza una volontà politica di fraternità, tradotta in un’educazione alla fraternità, al dialogo, alla scoperta della reciprocità e del mutuo arricchimento come valori? Succede che la libertà si restringe, risultando così piuttosto una condizione di solitudine, di pura autonomia per appartenere a qualcuno o a qualcosa, o solo per possedere e godere. Questo non esaurisce affatto la ricchezza della libertà, che è orientata soprattutto all’amore.     Neppure l’uguaglianza si ottiene definendo in astratto che “tutti gli esseri umani sono uguali”, bensì è il risultato della coltivazione consapevole e pedagogica della fraternità. Coloro che sono capaci solamente di essere soci creano mondi chiusi. Che senso può avere in questo schema la persona che non appartiene alla cerchia dei soci e arriva sognando una vita migliore per sé e per la sua famiglia?  L’individualismo non ci rende più liberi, più uguali, più fratelli. La mera somma degli interessi individuali non è in grado di generare un mondo migliore per tutta l’umanità. Neppure può preservarci da tanti mali che diventano sempre più globali. Ma l’individualismo radicale è il virus più difficile da sconfiggere. Inganna. Ci fa credere che tutto consiste nel dare briglia sciolta alle proprie ambizioni, come se accumulando ambizioni e sicurezze individuali potessimo costruire il bene comune."  (Fratelli Tutti 103-105)

Continua la ricerca camminando dentro e fuori...