Il 2020 sarà ricordato come uno degli anni più complicati
della nostra epoca… molti hanno perso la vita, moltissimi hanno perso il
lavoro, praticamente quasi tutti hanno dovuto rinunciare o rimandare diverse opportunità. Qualcuno più di altri.
Pochi si sono arricchiti. Forse sempre gli stessi. Tutti abbiamo dovuto
rinunciare a essere fino in fondo quello che siamo: esseri umani che per natura
vivono di relazioni, di incontri, di vicinanza fisica.
Ecco perché in tanti non aspettano altro che tutto
questo finisca, che ci sia un nuovo anno che risuoni come un nuovo inizio. Ci
mancherebbe altro…
Ma non voglio comunque dimenticare quello che quest’anno,
questi 365 giorni, mi hanno lasciato. E allora non posso che ringraziare per questa
la vita che nonostante tutto rende ogni momento unico e vale sempre la pena di
essere vissuta. Delle persone che mi amano e per quelle da amare: “eppure
gioia se penso che sono vivo anche in
mezzo al casino, eppure gioia se penso che da ieri io sono ancora in piedi”
(Moda gioia), del sole, della pioggia, di tutta la nostra casa comune che è
questo pianeta Terra colpito tutto dalla pandemia, non posso non pensare che 4 coppie di amici si sono comunque sposate facendo vincere l'amore sulla paura...
Non posso dimenticare tanti momenti in cui la difficoltà
dentro di me si è trasformata in consapevolezza del senso della vita, di essere
figlio e padre, di essere parte di una comunità umana. Non posso non fare memoria
delle giornate in cui, chiusi in casa, ho potuto apprezzare l’avere una casa e
una famiglia, di poter contare su un Dio che mi ama e mi fa sentire la sua
vicinanza anche quando io mi allontano da lui…
Ho potuto alla fine riscoprire la radice, le
fondamenta, le cose che contano e che niente e nessuno potrà portarmi via
perché sono il mio essere… ho potuto, forse più che nei momenti di vita facile,
appellarmi ad una incrollabile fiducia e speranza nel futuro che mi viene dal
sapere che “e lo ridico ancora per impararlo a memoria in questi giorni
impazziti che qui si fa la storia e lo ripeto ancora fino a trapparmi le corde
vocali ora che siamo qui noi siamo gli immortali” (Jovanotti gli
immortali).
Siamo nati per non morire mai più, ecco allora che posso
dare un arrivederci commosso a chi non c’è più… posso pensare che nulla di
quest’anno andrà perso e che il mistero dell’anno nuovo che inizia di cui non
so nulla se non che voglio provare a viverlo con intensità, con amore, senza
buttare nulla, senza paura ma con passione… e comunque vada un giorno o un anno
possono valere allo stesso modo e nello stesso tempo ogni attimo e ogni giorno
è unico… perciò… Buon Anno 2021….