
Mi viene di pensare la vita stessa come una staffetta dove si prende il testimone da un altro che sta terminando la corsa, per un po' si procede insieme e poi di slancio tocca solo a te procedere dando il massimo per arrivare poi a tua volta a passare il testimone ad un altro.
Di passaggio in passaggio da una generazione all'altra. Non conta arrivare primi ma dare tutto quello che abbiamo dentro nel nostro tratto di strada, corto o lungo che sia, in salita o in discesa che sia, con la pioggia o con il sole.
Correre con uno sguardo di gratitudine verso chi non si è sottratto prima di noi alla sua corsa e con un'attenzione particolare verso chi dovrà procedere dopo di noi cercando di metterlo nelle migliori condizioni per poi lasciarlo correre a sua volta.
Che bello pensare la storia in questo modo, nessuna esistenza è stata vana e ciascuno ha permesso a chi è venuto dopo di poter continuare la corsa. Un cammino non sempre in avanti e non sempre facile ma mai inutile. Una staffetta appunto... e con la consapevolezza che non è importante vincere ma il percorso: "E alla meta arriviamo cantando o non arriva nessuno" (Modena City Ramblers - viva la vida).
Nessun commento:
Posta un commento