domenica 27 dicembre 2020

"bisogna apprendere a navigare in un oceano di incertezze attraverso arcipelaghi di certezza… "

Da apprendista uomo sto cercando come tutti di leggere questo tempo... non tanto per capirlo in modo teorico, quanto per capire come starci dentro in modo da imparare qualcosa per il futuro... sto leggendo molto e ho tirato fuori dalla mia libreria anche questo libretto di Edgar Morin: "I sette saperi necessari all'educazione del futuro". lo avevo già leggiucchiato in passato... è del 2001, ha l'età del mio secondo figlio Luca ormai "maggiorenne e patentato". E' attualissimo. Mi ha colpito da uomo e da educatore: non viviamo senza certezze  - ci sono valori umani che continuano a guidare l'esistenza - solo che queste ci sostengono come arcipelaghi un un oceano: “bisogna apprendere a navigare in un oceano di incertezze attraverso arcipelaghi di certezza… l’atteso non si compie, all’inatteso un Dio apre la via” 

Ecco perché se vogliamo educare e far crescere noi stessi e i ragazzi "si tratta di insegnare la condizione umana". "Fatta di autonomie individuali, partecipazioni comunitarie e sentimenti di appartenenza alla specie umana. Vi è una unità umana e una diversità umana”.

“Ogni essere umano, come il punto di un ologramma, porta con sé il cosmo. Ogni essere anche il più chiuso nella più banale delle vite, costituisce in se stesso un cosmo. Porta in sé le proprie molteplicità interiori,  le proprie personalità virtuali, una infinità di personaggi chimerici, una polisistenza nel reale e nell’immaginario, nel sonno e nella veglia, nell’obbedienza e nelle trasgressione, nell’ostentato e nel segreto; porta in sé brulichii larvali in caverne e in abissi insondabili. Ciascuno contiene in sé galassie di sogni e di fantasmi, slanci inappagati di desideri e di amori, abissi di infelicità, immensità di glaciale indifferenza, conflagrazioni di astri in fiamme, irruzioni di odio, smarrimenti stupidi, lampi di lucidità, burrasche dementi… “.

“un amore che nasce inonda il mondo di poesia, un amore che dura irriga di poesia la vita quotidiana, la fine di un amore ci rigetta nella prosa.” (Pag 59)

Questo tempo ci sta insegnando ancora una volta che non si può pianificare e progettare tutto nei dettagli. Il mondo non funziona per cause ed effetti. Ci sono accadimenti, avvenimenti, bivi, quello che è utile è avere valori guida consapevolmente scelti che fungano da orientamento quando occorre prendere decisioni e agire. Avere strategie, diversificate, e un orizzonte, un obiettivo condiviso. Progettare azioni e strumenti può essere una carta stradale ma a seguire la carta stradale quando la strada è cambiata porta alla rovina. Ecco perché occorre cambiare l'educazione e la scuola... insegnare la condizione umana, la presa di coscienza, la complessità, il collegamento multiplo che unisce i diversi aspetti della vita...

Una delle vocazioni essenziali dell’educazione sarà l’esame e lo studio della complessità umana. L’educazione dovrebbe mostrare e illustrare il Destino a molte facce dell’umano; il destino della specie umana, il destino individuale, il destino sociale, il  destino storico, tutti i destini mescolati e inseparabili. Dovrebbe sfociare nella presa di conoscenza, dunque di coscienza, della condizione umana, della condizione comune a tutti gli uomini e della ricchissima e necessaria diversità degli individui, dei popoli, delle culture, e infine nel nostro radicamento come cittadini della Terra.”.

Intanto continuo a cercare... a leggere, a studiare, ad approfondire e a cercare di capire cosa succede dentro e fuori di me... 


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